I n t r o d u z i o n e:

La prima edizione di Leaves of Grass uscì a Brooklyn il 4 luglio 1855 a spese dell’autore che ne mandò subito una copia a Ralph W. Emerson. Il libro conteneva solo dodici poesie, ma il poeta lavorò tutto il resto della sua vita sul testo rivedendo e aggiungendo altri testi. Le edizioni successive sono datate 1856, 1860, 1867, 1871, 1881 (chiamate "Later editions"); le ultime sono datate 1891 e, l’ultima, 1892, le suddette "Deathbed editions". Le aggiunte nelle "Later editions" testimoniano fondamentalmente i sentimenti di Whitman durante le sue visite ai feriti della Guerra Civile americana e della sua risposta personale all’assassinio del presidente A. Lincoln. E’ difficile riassumere un testo meditato e rivisitato nel corso di trentasette anni, un testo nato da dodici poesie e terminato con circa quattrocento. Qui si propone la struttura dell’edizione finale:

Tutti i testi sono scritti utilizzando il free verse (verso libero), deliberatamente scelto dal "Bardo d’America" già nella prima edizione per dare nuova voce alla letteratura americana, una scelta dettata più da ragioni socio-politiche che estetiche operata per conferire alla poesia dei novelli Stati Uniti lo status di "democratica". Il testo, infatti, fin dall’inizio nasce come suo personale e sincero tributo agli Stati Uniti, paese di cui è profondo amante e, soprattutto, conoscitore, visto che li percorre da New York alla Lousiana (1848) rimanendo enormemente colpito dai luoghi e, soprattutto, dalla gente che li abita, dalla varietà delle realtà, delle lingue, dei dialetti, delle condizioni di vita. L’America, soprattutto quella profonda della gente, aveva bisogno di farsi sentire, aveva bisogno di gridare la sua vita, le sue gioie, le sue ferite, le sue contraddizioni: Whitman comprese che la letteratura americana non poteva più essere la stessa, non poteva più essere espressa nello stesso modo. Whitman, figlio di emigrati europei, carpentiere, tipografo, maestro di scuola, giornalista diventa voce d’America, poeta che spezza ogni convenzione. Particolarmente interessante e anticonvenzionale è la sezione intitolata "Song of Myself", in cui il poeta – partendo da uno stato contemplativo della natura intorno a sé, nella fattispecie dell’erba estiva – comunica al lettore che malgrado le difficoltà connaturate all’esistenza umana, il mondo e la vita stessa sono perfetti. E’ questa la sezione in cui si apprezzano le descrizioni e l’esaltazione dell’America: i bambini, i giovani amanti, gli schiavi fuggiaschi, gli adulti disperati, gli ubriaconi, le prostitute, i giornalisti, il Presidente e via dicendo. Lui stesso si sente parte di quel tutto, un "kosmos".

 

B a c k g r o u n d  s t o r i c o  d e l l’ o p e r a:

W. Whitman nasce a Long Island (NY) il 31 maggio 1819 e in quegli anni gli USA stanno per entrare in un periodo di grande conflitto interno che vedrà il suo apice una quarantina di anni dopo con la Guerra Civile. Nella prima metà del secolo XIX la giovane nazione espandeva i suoi territori creando continuamente una nuova "frontiera", in particolare verso Ovest nella conquista del "Far West" e più volte Whitman descrive i nuovi colonizzatori come intrepidi Americani capaci di essere ispirati dal più puro spirito pionieristico. A seguito della Rivoluzione Americana, gli stati europei hanno perso la maggior parte dei loro territori d’oltreoceano ma, malgrado ciò, le grandi potenze del Vecchio Continente continuano ad espandere i propri imperi coloniali in Asia e in Africa. Gli Americani del nord ormai controllano autonomamente il proprio continente e, per la fine del secolo, quella frontiera selvaggia che Whitman celebra continuamente nella sua lirica sarà quasi del tutto scomparsa. I "pionieri" decantati dal poeta hanno costruito insediamenti e fattorie in tutto l’Ovest a danno degli Americani nativi, i Pellerossa, ormai relegati in riserve controllate dal governo.

Intanto gli anni ’30 e ’40 del XIX secolo vedono la nascita del movimento Romantico Americano, detto "Trascendentalismo", la cui voce maggiore è, senza dubbio, Ralph Waldo Emerson. Nel 1854 Henry David Thoreau pubblica Walden (Life in the Woods), basato sulle proprie esperienze di vita nel Massachussets a Walden Pond. Solo un anno dopo Whitman pubblica Leaves of Grass e dedica la prima edizione, un volumetto scarno di una manciata di poesie, a colui che egli considera il suo maestro, R. W. Emerson. E’ sempre questo il periodo di altri grandi scrittori americani, come Emily Dickinson e Nathaniel Hawthorne, e il momento in cui in Inghilterra Charles Darwin sconvolge il mondo scientifico – e non solo quello – con la pubblicazione della sua Theory of Evolution insieme a Origin of Species by Means of Natural Selection. Whitman, intanto, stimolato continuamente dall’attualità politica, artistica e scientifica, espande senza sosta il suo Leaves of Grass e trasforma quel piccolo libretto in un’opera lunga tutta la sua vita.

Dopo il 1815 l’economia americana inizia la sua espansione e quasi ogni due anni e mezzo, fino al 1850, un nuovo stato dell’Ovest aderisce all’Unione. Le fortissime ondate migratorie dall’Europa fanno triplicare la popolazione in soli 40 anni che passa, infatti, dai quasi 10 milioni del 1820 agli oltre 31 del 1860. Di pari passo alla crescita della popolazione, aumenta l’ansia di riforme sociali e politiche, specie negli stati del nord. Gli anni ’30 vedono la comparsa sulla scena politica degli "Abolizionisti", riformatori che si battono per porre fine alla schiavitù. Il presidente JacKson (1829 – 1837) si inemica gli stati del sud in particolare per la siddetta "Nullification Proclamation" (1832) che stabilisce che il governo federale è la suprema autorità dell’intera nazione. Da quando un nuovo partito politico, quello dei Democratici, sostiene il presidente, in ogni stato si assiste ad una lotta bipolare. Intanto aumentano le tensioni tra gli stati del nord e quelli del sud a causa del complesso dibattito sulla schiavitù. La situazione diventa critica quando il South Carolina si stacca ufficialmente dall’Unione (dicembre 1860) e, a seguito di questo atto, in pochi mesi si costituisce una Confederazione di Stati d’America – a favore del mantenimento della schiavitù – che sfida apertamente il governo federale. Il 12 aprile 1861 i Confederati attaccano le truppe dell’Unione a Fort Sumter: ha inizio la "War between the States".

Alla metà del 1863, dopo una strenua lotta, il Sud versa in condizioni disperate soprattutto a causa della mancanza di viveri. E’ il 9 aprile del 1865 quando il generale Robert E. Lee, comandante delle truppe del Sud, si arrende al generale U. S. Grant, comandante delle truppe dell’Unione, in Virginia. Solo una settimana dopo la resa, il presidente A. Lincoln è assassinato e il nuovo presidente, A. Johnson, si affretta a varare un piano per la ricostruzione del paese distrutto dalla guerra civile. Il 1866 è la data storica in cui viene emanato il Quattordicesimo Emendamento che garantisce la cittadinanza statunitense a chiunque nasca, o venga naturalizzato, nel paese e, conseguentemente, i diritti civili fondamentali della persona. Intanto si fa il bilancio della guerra: oltre 620.000 morti tra nord e sud e gli Stati Uniti tentano una lunga e difficile opera di ricostruzione non solo materiale del paese.

Dopo la Guerra Civile, il corpus di poesie di Whitman è ampiamente accolto: tocca nel profondo gli animi ancora scossi leggere di un poeta che ha scritto molto durante la guerra, che ha lavorato in prima persona nell’assistenza e la cura dei soldati feriti – tanto quelli del nord, come quelli del sud – negli ospedali da campo, che ha riportato con intensità sincera il dolore per la morte violenta di Lincoln.

Whitman muore nel 1892: la sua lunga vita, inscindibilmente fusa nella sua poesia, resta per sempre una testimonianza diretta e commossa dei grandi fatti storici degli USA, della ricerca più autentica di un governo giusto, della ricerca della vera democrazia.

Contributi:

 

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